collezione "fauve"

La linea, sempre morbida ma dai volumi moderati, è prevalentemente a uovo, e avvolge il corpo senza segnare la figura. Le maniche, a chimono o a imbuto danno volume, senza prevaricare la silhouette.  I peli, pregiatissimi, vanno dallo zibellino ai persiani, dal cincilla al breshwans, dalla volpe argentata al visone.
Importanti i giochi dei colli, sempre avvolgenti e versatili, che si trasformano ora in cappuccio, ora in mantella. La stessa versatilità che troviamo nei capi più elaborati, il cuo taglio sartoriale permette loro di trasformarsi in un attimo da cappotto a blouson, da mantella a bolero.

Mirabili le lavorazioni, con gli intarsi che formano un effetto tridimensionale, le tosature che rendono il pelo morbido e leggero come seta, i solchi che segnano tra il pelo donandogli sbalorditivi contrasti di colore.

I colori sono quelli delle pietre preziose: il rosso , i blu, i verdi, senza rinunciare al bianco perla e al nero assoluto.

E all’interno di tanta magnificenza la personalizzazione estrema, il tocco dell’artista: il dipinto ispirato alla personalità della donna che lo indossa: tigri, leopardi, giaguari, falchi, lupi, aquile., tutti rigorosamente femmine e predatrici, rappresentate con estrema accuratezza, quasi fotografate, e con un unico denominatore comune: lo sguardo feroce e penetrante, quasi ipnotico. Una belva moderna e cittadina,  cosmopolita e unica, come il capo che indossa.

E per il gran finale la modella iconica più sofisticata di tutti i tempi, la mitica Dalma, avvolta in un  cappottino di cincillà blu copiativo dalla linea a uovo, al cui interno si cela il dipinto di un leone meravilgioso e selvaggio, unico maschio di questa giungla metropolitana.

Le pelli utilizzate per la lavorazione delle pellicce vengono da allevamenti controllati dove gli animali utilizzati (post mortem) per la raccolta del pellame, vengono poi, usati per il fabbisogno alimentare degli zoo di tutto il mondo.

 

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